INCONTRO CON L’AUTRICE
“…Oggi l’infanzia ha perso la libertà. Non solo quella che imbraccia i fucili, che spaccia droga o si prostituisce, che lavora e sa già tutto della vita, ma anche l’infanzia iperprotetta, curata, coltivata, nutrita di programmi televisivi e di prodotti…
I bambini hanno perso la libertà. Chi nutre ormai i loro sogni? La grazia un domani sarà merce rara, forse estinta. Oggi la parola d’ordine è il più, il greve, il tanto. Tanti rumori, tanti suoni, tanti messaggi, tante cose, tanta carne, tante parole. I bambini sono travolti dal pieno, non conoscono il silenzio, ne hanno paura. E sono sempre più soli…
Sarà forse perchè ci portiamo dentro il rammarico di un’unica vita che cerchiamo il modo di ripeterla. Ai fgli affidiamo anche questo carico, e non ai figli soltanto, ai giovani in genere. Essere quelli che non siamo stati, vivere come avremmo voluto e non abbiamo saputo…
Non si cresce in modo rettilineo, ma con un andamento a spirale: ci si porta dietro tutto. Chi ha fretta traccia una retta e procede a tappe forzate. L’infanzia prima, poi l’adolescenza, poi la giovinezza: ogni tappa è un pezzo che si abbandona, per correre di più. Alla fine rimane un troppo pieno e un troppo vuoto. Si vorrebbe vivere nei figli e negli altri, quando si potrebbe vivere di quello che si ha dentro…”
da Società di Pensieri n. 2/3 – anno 1994 – Angela Nanetti “Mi sono ripresa l’infanzia”